Comincia il 2025 e torna anche il Centro Studi e Documentazione Città di Scicli con una serie di eventi che coinvolgeranno curiosi e appassionati, alla ricerca della vera storia di Scicli. Sono tre, infatti, gli incontri culturali protagonisti di questo inizio anno. Due si svolgeranno a gennaio e uno a febbraio. Si inizia il 2 gennaio alle 18.00 presso Palazzo Spadaro con Chui o Ciui – Una lettura della differenza linguistica fra Scicli ed il circondario, dove il Dottor Alessio Agolino del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa disquisirà, appunto, su ciò che rende diverso lo sciclitano, facendone una vera e propria isola dialettale in mezzo alle città viciniore.
Il secondo appuntamento, invece, calca il solco della tradizione del Centro Studi, impegnato da sempre nel ricordo del grande terremoto del 1693. Il 9 gennaio, presso la chiesa di Santa Maria la Nova, lo storico locale e Presidente del Centro Studi Padre Ignazio la China esporrà su La devozione mariana a Santa Maria la Nova prima e dopo il terremoto del 1693. Un excursus iconografico, un viaggio emozionale all’interno del santuario di Santa Maria la Nova a cavallo del tempo.
Ultimo appuntamento invernale del Centro Studi sarà, infine, il 13 febbraio quando si ricorderà la figura di Francesco Mormina Penna esattamente a cento anni dalla sua morte; l’intellettuale socialista e repubblicano sarà protagonista di una serata particolare, sviluppata sul modello della Quaestio quodlibetalis medievale, nella quale la figura del nobile sciclitano sarà presentata dallo storico Vincenzo Burragato, Vicepresidente del Centro Studi, e, successivamente chiunque potrà intervenire per scoprire le mille sfaccettature della personalità di Francesco Mormina Penna o anche presentare semplicemente le proprie impressioni a riguardo dell’illustre personaggio sciclitano.